martedì 9 aprile 2013
"L'immagine della città "di K.Lynch- una serie di città americane,una lettura critica della spicologia urbana
L’immagine
della città
di Kevin Lynch
Kevin Lynch (1918-1984) è stato professore
di urbanistica al Massachusetts Institute of Technology di boston. Allievo di
Frank Lloyd Wright, oltre ad essere stato uno studioso di fama internazionale, fu
consulente a progetti urbanistici in varie metropoli americane e per anni condirettore
di un progetto di ricerca sulla forma della città, finanziato dalla Rockefeller
Foundation.
Il libro
Kevin
Lynch racconta la città come la costruzione di uno spazio, un’arte temporale di
scala enorme ma limitata nel tempo.
A
questo l’autore del libro interseca il racconto di chi vive la città, il modo
in cui ogni luogo viene visto
e
vissuto in base alla sua struttura e dopo averli enunciati detta come gli
elementi della città possano
essere
relazionati tra di loro per fornire una forma che risulti soddisfacente.
Per
Linch la citta deve avere una struttura che sia il più possibile leggibile e
interpretabile da qualsiasi punto di vista, che sia quello di un abitante
stabile della città o di un semplice passante.
Le
scelte analitiche dello scrittore sono determinate da studi scientifici sulla
psicologia umana che rapporta spazi ordinati a un pari stato di serenità
psicologica dell’individuo. Persone che vivono in ambienti caotici e poco
normati si trovano molto spesso a disagio nel loro ambiente e provano un senso
di smarrimento, ansietà che in un
ambiente chiaro e leggibile non avrebbero.
La città
di Lynch è come un organo in continua evoluzione, che non viene lavorato e
modificato da pochi tecnici (come pensa la maggior parte delle persone) ma
anche la semplice esigenza del singolo può creare mutamenti, oggi nelle città
americane è impensabile un progetto pubblico di riqualificazione urbana che non
comporti la consultazione della cittadinanza.
Linch
nel suo libro affronta lo studio della città attraverso degli elementi facilmente
interpretabili anche da un soggetto non qualificato in materia: La leggibilità,
la figurabilità e la forma. Nella prima parte si introduce la leggibilità della
città ovvero il carattere visivo analizzato tramite l’immagine mentale che i
cittadini posseggono di essa; in una città è difficile smarrirsi se la sua
leggibilità da parte degli osservatori è semplice ed esistono punti, aree,
linee di orientamento che l’osservatore usa per muoversi nella città; questi
conducono alla figurabilità, cioè la qualità che conferisce ad un
oggetto fisico un’elevata probabilità di evocare in ogni osservatore un immagine
vigorosa. Essa consiste in quella forma, colore o disposizione che facilita la
formazione di immagini ambientali vividamente individuate e altamente
funzionali.
Lo studio di Lynch parte dall’analisi di tre città
americane molto diverse tra loro in cui sono facilmente riconoscibili gli
elementi sopra elencati.
Boston
nel Massachusetts, Jersey City nel New Jersey e Los Angeles in California sono
le tre città
su
cui Lynch opera per l’analisi che da fondo alla sua tesi; gli studi di
sociologia urbana sono derivanti
dall’intervista
di un campione che descrive, localizza e disegna il suo percorso mentale della
città che
viene
analizzata anche da un esperto per gli aspetti di «forza» e «debolezza», di
immagine e più
oggettivamente
di connessioni, discontinuità e interrelazioni.
Ciò
che viene analizzato è la percezione degli intervistati o meglio il loro modo
di comunicare la città
agli
altri e l’evidenziare i nuclei focali di attenzione e quindi di orientamento
per chi vive la città.
Le
risposte risultano diversificate per ceto, sesso, età, residenza, tuttavia
emerge una base comune sufficiente a consentire alcune generalizzazioni che
costituiscono gli elementi percettivi fondamentali della pianta.
Sovrapponendo
le diverse mappe Lynch individua i punti e le aree della città che sono stati
memorizzati chiaramente da tutti, e dunque appartengono ad una immagine
condivisa e dunque rappresentano l’immagine “pubblica” o collettiva della
città.
Boston
Boston è una città della vecchia America, fondata dai primi colonizzatori sulla sponda atlantica. E’ un vecchio porto proteso su una penisola. Gli elementi evidenti nel tessuto urbano del centro sono il grande parco centrale, il palazzo del governo (State House), la collina vicina, il quartiere dei negozi, il quartiere del mercato, la zona dei teatri. Il Charles River segna nella città un chiaro e netto margine, mentre la Massachusetts Avenue costituisce un asse centrale del tessuto urbano che resta impressa nella mente come struttura funzionale e la Atlantic Avenue trae leggibilità dalla sua adiacenza alle banchine portuali.

Nel complesso - analizzando le mappe rilevate dagli abitanti - la tipologia e l’identità dei quartieri appaiono chiare, ma è confusa la ragnatela dei percorsi.
Los
Angeles

(Punti di interesse di Los Angeles)

(L’immagine di Los Angeles dalle piante schizzo)
Los Angeles è costituita da una immensa area metropolitana. Il centro contiene soprattutto il quartiere degli affari, che le persone conoscono solo nella misura in cui vi lavorano come impiegati di uffici o negozi. La gran parte degli abitanti non la frequenta molto perché vive prevalentemente nei centri secondari centri secondari. Questo decentramento urbano rende il downtown meno chiaro nella mente degli intervistati, mentre la pianta a scacchiera, e le freeways, arterie urbane a scorrimento veloce, generano una impressione di grande fluidità ambientale ma danno una grande generalizzazione degli ambienti rendendo ogni punto della scacchiera uguale agli altri senza punti di distinzione.
Jersey
City
Jersey
City, ha l’apparenza di un luogo attraverso il quale si passa piuttosto che
di un luogo ove si vive:
il
sistema stradale non è coordinato, manca una forma spaziale ed eterogeneità di struttura.
La
pianta di Jersey City rivela una totale assenza di forma ordinata. La città è
percorsa in ogni senso da ferrovie e da sopraelevate; appare come un luogo di
attraversamento piuttosto che un centro di vita stabile. E’ divisa in sub-aree distinte
su base etnica e sociale, e non presenta un singolo centro, ma 4-5 aree centrali.
Le interviste agli abitanti rivelano che la pianta di Jersey City si mostra povera di riferimenti e di punti di riconoscimento. La sua pianta appare quasi vuota di elementi significativi. Nessuno degli intervistati sembra possedere una visione generale della città, ma piuttosto disegna piante frammentarie, con ampie lacune e spazi bianchi. In complesso emerge l’immagine di una città. La prima impressione che suscita è quella di confusione. Nei commenti viene ripetuta spesso la frase “niente di speciale” “monotono”.
(Immagine di Jersey City desunta dalle
interviste)
L’immagine
della citta e i suoi elementi
Per
Lynch ogni città ha un’immagine pubblica che è la sovrapposizione di tante
immagini individuali, tali immagini sono indispensabili per un individuo che
vuole muoversi agevolmente e con successo nel suo ambiente.
Le
forme fisiche possono essere classificate secondo 5 tipi di elementi: Percorsi,
margini, quartieri, nodi, e riferimenti.
-Percorsi: I percorsi sono i canali lungo i
quali l’osservatore si muove abitualmente, occasionalmente o potenzialmente.
Essi possono essere strade, vie pedonali, linee di trasporti pubblici, canali,
ferrovie.
La
gente osserva la città mentre si muove lungo di essi.
-Margini:
i margini sono gli elementi lineari che non vengono usati o considerati come
percorsi dell’osservatore. Essi sono confini tra due diverse fasi, interruzioni
lineari di continuità: rive, linee ferroviarie infossate, margini di sviluppo
edilizio, mura. Piuttosto che coordinate assiali, essi sono riferimenti
esterni.
-Quartieri:
i quartieri sono le zone della città, di grandezza media o ampia, concepite
come dotate di una estensione bi dimensionale in cui l’osservatore entra
mentalmente “dentro”, e che sono riconoscibili in quanto in esse e diffusa
qualche caratteristica individuante.
-Nodi:
i nodi sono i punti, luoghi strategici in una città nei quali un osservatore
può entrare, e che sono i fuochi intensivi verso i quali e dai quali egli si
muove.
-Riferimenti:
i riferimenti sono un altro tipo di elementi puntiformi, ma in questo caso
l’osservatore non vi entra, essi rimangono esterni. Generalmente sono
un’oggetto fisico semplicemente definito: edificio, insegna, negozio, montagna.
Il
libro termina con l’ultimo capitolo con il quale vengono esplicati in modo
semplice le modalità con le quale progettare un nuovo mondo urbano che sia un
paesaggio figurabile: visibile, coerente e chiaro. Il quale richiederà un atteggiamento
nuovo da parte del cittadino e una configurazione del suo ambiente in forme che
attraggano lo sguardo e che si costituiscano come simboli per la vita umana.

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